giovedì 29 gennaio 2009

Il Bomber tascabile

Abbiamo smesso di credere nei grandi nomi e abbiamo anche smesso si avere pazienza con chi non se la merita. Per cui la gente che fa cagare o che non gioca con continuità non farà parte di questo progetto.
Il primo a subire questo trattamento è lo statico e mai aggressivo Dinho, che se ne va dal girone scudetto per approdare ad un Girone delle Merde molto più alla sua portata.
Ciao Dinho, grazie degli splendidi gol, grazie anche per come esulti (tstststststst) ma ti devi dare una scantata.
Il nuovo acquisto è veramente un negrodendro. Alcuni lo conoscono come "il Romario del Salento" altri ancora come "il Pibe di Nardò". Noi lo conosciamo come Fabrizio Miccoli, un ragazzo dal cuore grande e dalle grandi passioni. Ama le tipe con le tette giganti e il culo altrettanto grande. Ama la musica reggae e le dancehall sulla spiaggia. Ama le paglie di contrabbando del Porto di Otranto. Ama la sua terra e tutto ciò che gli offre. E da oggi ama questi colori che lo porteranno sino in vetta.

martedì 27 gennaio 2009

No Comment

MILANO - Non c'e' pace per Marco Borriello. L'attaccante del Milan, durante l'allenamento odierno, ha sentito riacutizzarsi il problema alla cicatrice della vecchia lesione muscolare al flessore destro, interrompendo cosi' il suo lavoro.

Il club dei belli

E' stata una triste e desolata giornata di scambi di merda. Niente di più.
Una trattativa durata, tra alti e bassi, tutta la giornata; e si è conclusa proprio mentre venivano scolate le bronze in tavola.
Se ne vanno due bandiere del Negrodendro: Balotelli (ceduto per la seconda volta) e D'Agostino, oltre "protesi all'anca" Shevchenko e il giovane Motta.
Arrivano a rinforzare l'organico: Panucci (che forse lascierà l'Italia a breve), Franceschini, "bomber" Bianchi e Figueroa (al Boca Junior in prestito).

lunedì 26 gennaio 2009

Un cagionevole tauro

Eri la nostra prima scelta. Eri l'idolo dei tifosi. Eri forte.
Poi ti sei rotto, e poi ancora e poi ancora.
Ora tutti ti danno per spacciato, dicono che hai perso il treno.
Ma io credo ancora in te. TVB

Secondo Manara (medico sociale del Milan) "siamo al termine del calvario e l'attaccante dovrebbe unirsi ai compagni venerdì, dopo i test con MilanLab".

Tutto storto

65.5 che brucia davvero tanto. Specialmente se si tengono in panchina 3 centrocampisti con voti altissimi che ci avrebbero fatto vincere. 2 punti persi e un punto regalato alla capolista (0 a 0 il risultato finale). Tutto questo, come se non bastasse, per colpa di Zarate: 5 - 3 = 2.

La rosa è alla frutta.
Troppi infortuni.
Questo mercoledì si gioca di nuovo. Si va a OGM con la peggior rosa dall'inizio del campionato.
Occhi tesi al Calciomercato poichè nelle prossime ore potrebbero muoversi molti giocatori: Burdisso, Materazzi, Pasqual, Motta, Sheva, Balotelli.

venerdì 23 gennaio 2009

Calciomercato nel segno di Javè

Il fatidico anno 1492 e il decreto di espulsione degli Ebrei emanato dal cattolicissimo re di Spagna.


Si racconta spesso che dalla Sicilia si mosse, allora, quasi un terzo della popolazione ebraica. La parte restante della popolazione rinunciò di fatto alla professione pubblica e, poi, alla appartenenza ebraica. In Sicilia restano oggi molti cognomi che, più di qualche monumento su cui si discute troppo, evidenziano maggiormente il permanere delle tracce dell’antico popolo del Libro. Molti Ebrei, prima di quel 1492, avevano assunto cognomi di città o di piccoli paesi: Ragusa, Siragusa/Siracusa/Zera-qù, Ferra, Ferla, Catania, Messina, Monreale, Palermo, Trapani, Lentini, Sciacca, Enna o provenienze da città come Milano, Pisa, Genova o Roma o da regioni come Calabria o Calabrese. Altri scelsero cognomi che si rifacevano all'ebraismo, e quindi Isaia, Saja, Namias, Namia o legati alla professione: Orefice, Cremisi, Croccolo, Ferla, Ferula, Tinto, Sità, della Seta, Seta, Zaffarano, e così via...

Nella ricerca del cognome ognuno dava sfogo alla propria immaginazione, ricreando comunque una chiave di lettura capace di essere notata da chi fosse stato in grado di interpretarla.

Tutto questo per dire che acquistammo Foggia.

lunedì 19 gennaio 2009

59 +2 (in 11) vs 57 (in 10)

Giornata pessima.
Si pareggia 0 a 0 nell'ostico campo del Feudo. E questa è la buona notizia.
Giochiamo in 10 per colpa delle precarie condizioni di Dinho.
Entrambi i portieri del Napoli sono infortunati.
Abbiamo 4 difensori che giocano. Di cui uno è stato espulso (Jankulovski) e un altro ha preso 4. Uniche soddisfazioni da questo reparto così disastrato arrivano dai due cognishioshipless: Vargas e Zuniga.
Come se non bastasse Zarate becca 5.5 mentre il suo rivale Pato va ancora a segno totalizzando 10.
Il morale va veramente a troie.

Domenica ospitiamo la capolista Brefthsz. Abbiamo 5 giorni per procurarci un difensore e per recuperare qualche attaccante. C'è da sgobbare come negri.

venerdì 16 gennaio 2009

Amici del feudo

Già a Bardi da due giorni i 20 giocatori convocati dal Negrodendro Calcio, così che la squadra si abitui alle condizioni atmosferiche così ostiche e così diverse da quelle caraibiche.
Kingston: tempo sereno; MIN 20°C MAX 35°C
Bardi: tempo piovoso/variabile; MIN -11°C MAX 4°C

Probabilmente non si siederà nemmeno in panchina il portiere Iezzo, che in questi due giorni, causa jet-leg, ha perso 3kg. Al contrario, Mauri si siederà in tribuna poichè in questi giorni il giocatore è ingrassato di 4kg a forza di scorpacciate di cinghiale e polenta. Il caso di Materazzi desta qualche preoccupazione dato che il giocatore si è stirato il flessore della gamba sinistra strusciandosi troppo vigorosamente su una cubista al Duplè ierisera.

Gli altri due incontri disputati quest'anno erano terminati sul 2a1 per il Negrodendro (a Kingston) e 0a0 (a Bardi). Sarà come sempre una festa dello sport e del catenaccio alla Fascettiana memoria.
L'Appeso è in condizioni pessime: terreno pesante, palude a centrocampo, erba lisa e lastroni di ghiaccio sparsi per il campo. Sarà una partita infinita per gli abbronzatissimi del Negrodendro, che indosseranno al posto delle scarpette i Moon boot, e inevitabilmente si accontenteranno del pareggio.

L'incontro sarà anticipato dalla prestazione canora di Cristina D'Avena che si esibirà in: "Fiocchi di cotone bianchi, come neve lieve lieve, sulle facce di un altro colore".

martedì 13 gennaio 2009

Visit Jamaica

Un tipico gruppo di turisti del Maine

lunedì 12 gennaio 2009

2-0 facile facile

In settimana abbiamo concluso l'ennesimo affare svantaggioso.
Cosa ci sta succedendo? Due scambi in stecca completamente segati non capitava da anni. Forse si riveleranno vantaggiosi in futuro ma per il momento no di certo. Ceduto Pato che all'Olimpico totalizza 14, ceduti i titolari fissi Natali e Cannavaro per un Burdisso e Motta neanche convocati e per un Shevchenko rimasto a scaldare la panchina.
Positivo l'innesto di Zarate, che inizia la sua esperienza in Jamaica con un 8+2.
La squadra era a posto. Ora c'è da risistemare qualcosina. Questa domenica giocavano solo 3 difensori su 8. Troppo rischioso.

Per quanto riguarda la partita contro le sudice aragoste del Maine, niente da dire: 2-0 e a casa.
Continua la maledizione del campo. Quest'anno nessuna squadra è uscita soddisfatta dal Wuedra National Stadium, e ancora una volta gli ospiti si sono ritrovati a giocare in 10 a causa di defezioni dell'ultimo momento. Pare proprio una vera e propria maledizione.
Il presidente Matisyahu, da buon ebreo, ha già pensato di lucrare su questo aspetto: organizzando visite guidate per gli scantinati e gli spogliatoi dello Stadio, e fabbricando souvenir spettrali del Negrodendro.

sabato 3 gennaio 2009

Dono ai tifosi

E' il primo pomeriggio del 1 gennaio 2009, e due mani lentamente si avvicinano e si stringono in una morsa forte anche se permeata da molti dubbi. Sono le mani dei due presidenti del Negrodendro e dei Jedi.
Per la maggior parte degli italiani si è conclusa da poco una serata di divertimento ed eccessi. Ma qui, sulle rive dello Ionio ci sono due dirigenti che hanno passato l'intera notte chiusi in una stanza, davanti a documenti, per concludere un importante affare.
Due giovani, due talenti, due fenomeni: Zarate e Pato.
Uno, dopo una breve tappa sullo Jonio, andrà a vestire la maglia giallo-verde del Negrodendro; l'altro, dopo aver trascinato la sua squadra ai massimi livelli, andrà a vestire la maglia dei suoi beniamini Jedi.
E' una scommessa per entrambi le parti. Chissà chi avrà ragione alla fine.
A questo punto, qui in Jamaica, si spera solo che "figone" Borriello riconquisti il suo posto da titolare, solo allora potremmo ambire a vincere il campionato; se ciò non dovesse succedere, bhè, non sarà cambiato niente.
Ciao piccolo Papero, grazie di tutto, ci mancherai.